Azienda Agricola Petrini Renato e Pier Giorgio S. S.

L’azienda ha una superficie complessiva di oltre 400 ettari ed è sita nel comune di Livorno Ferraris (VC). L’azienda è connotata da una forte spinta all’innovazione tecnologica, che contestualmente è accompagnata da un significativo impegno nei confronti della salvaguardia della biodiversità. Grazie all’adesione a progetti europei (es. progetto LIFE Ecorice) e attraverso autofinanziamento, parte dei terreni dell’azienda sono stati destinati ad oasi naturale per favorire il ripopolamento e l’osservazione di uccelli tipici degli ambienti acquatici.

Innovazioni introdotte in azienda nell’ambito del progetto

Tecnica 1 – trapianto di riso

Il trapianto del riso è una tecnica non comune in Italia dove prevale invece la semina del riso. Tuttavia, alcuni anni fa è stata avviata in Lombardia una sperimentazione volta a testare l’applicabilità del trapianto nei nostri areali, in aziende biologiche, utilizzando macchine trapiantatrici importate dall’India. Tale tecnica, consente di sfruttare il vantaggio competitivo del riso nei confronti delle malerbe e consente il controllo meccanico delle infestanti nell’interfila.

L’azienda Petrini ha sperimentato il trapianto del riso, avvalendosi di un contoterzista che ha fornito le piantine di riso ed eseguito il trapianto.

Nei primi anni il trapianto è stato preceduto da una preparazione ordinaria del letto di semina, mentre il terzo anno il trapianto è stato eseguito successivamente al sovescio di una cover crop. Il trapianto è stato eseguito all’incirca nella prima decade di luglio. I risultati della tecnica hanno permesso di osservare come il trapianto possa consentire una maggiore competizione del riso rispetto alle infestanti all’inizio del ciclo colturale; tuttavia, la distanza tra le file di riso trapiantato consente lo sviluppo delle infestanti che vanno gestite con sarchiature. Nell’azienda Petrini, l’esecuzione di una sola sarchiatura non è stata in grado di limitare efficacemente lo sviluppo delle malerbe che hanno esercitato un’azione competitiva nei confronti del riso nelle fasi più tardive di sviluppo della coltura.

Tecnica 2 – trasformazione di una seminatrice per la semina di riso e soia

L’azienda ha eseguito alcune modifiche quali lo spostamento della tramoggia alla seminatrice pneumatica “Linea sicura SSP60” presente in azienda in modo da poter eseguire con la stessa macchina sia la semina del riso in asciutta, sia la semina della soia distanziando le file di 30 cm in modo da poter eseguire interventi di sarchiatura. Tale modifica ha permesso di introdurre nella rotazione la soia, riducendo la superficie aziendale a monocoltura di riso. Il campo dimostrativo a soia ha però presentato un’elevata densità di giavoni (Echinochloa crus-galli) poiché era stato possibile effettuare un solo intervento di sarchiatura a inizio stagione. L’abbondante presenza di giavoni ha determinato una forte competizione con la soia che in molti casi è stata superata in altezza dalle infestanti determinando a fine stagione una scarsa produzione.

I risultati di tale sperimentazione fanno rilevare come il controllo meccanico delle malerbe debba essere eseguito in modo tempestivo e con più interventi durante la stagione. La mancata tempestività degli interventi meccanici e la mancata esecuzione di un adeguato numero di passaggi di passaggi a causa delle condizioni meteorologiche o delle difficoltà nell’organizzazione aziendale possono determinare gravi perdite produttive che compromettono la redditività della coltura.

Tecnica 3 – allestimento di una fascia tampone arborea

L’introduzione di specie arboree e arbustive ha avuto lo scopo di incrementare la biodiversità dell’azienda agricola, rendere più complesso il paesaggio agrario e fungere da zona di rifugio per l’avifauna e gli artropodi. Le specie sono state scelte con l’assistenza dell’Ente di gestione del Parco del Po e sono state le seguenti: acero campestre, biancospino, ciavardello, corniolo, crespino, farnia, frassino maggiore, maggiociondolo fusaggine, melo selvatico, ontano nero, pallon di maggio, perastro, prugnolo, rosa canina, salice cenerino, salice rosso e spincervino.