Nella giornata dell’8 luglio 2022 si sono tenute due visite con discussione presso tre aziende partner del progetto Riso Amico +: al mattino presso l’azienda agricola di Rovasenda Biandrate Maria (Cascina Teglio, Rovasenda (VC)); al pomeriggio presso l’azienda agricola Marco Fassone (Cascina Fassone, Rovasenda (VC)) e l’azienda agricola Stefania Goio (Rovasenda (VC)).
Visita presso azienda agricola di Rovasenda Biandrate Maria
L’azienda è in regime di certificazione biologico su tutta la superficie ed è caratterizzata da una moltitudine di pratiche mirate all’aumento della sostenibilità ambientale, della biodiversità e del valore paesaggistico.
Alla visita hanno partecipato circa 30 persone, tra cui componenti del gruppo operativo di Riso Amico+, risicoltori e tecnici.
Per poter perseguire adeguatamente ed efficacemente il metodo di coltivazione biologica del riso, l’azienda applica un piano studiato di rotazioni colturali: al riso, infatti, si alternano le coltivazioni di leguminose (soia, veccia), sorgo, erbai (loiessa, triticale, festuca), grano saraceno e avena. La semina e la terminazione di erbai ed essenze da sovescio in precessione al riso (pacciamatura verde), infatti, rappresenta una valida strategia per l’apporto di azoto organico al suolo, soprattutto quando questi sono costituiti da leguminose, e per il miglioramento della sua struttura, creando, inoltre, un habitat favorevole per un maggior sviluppo della biodiversità in ambiente risicolo.
La discussione si è poi concentrata anche sul tema delle aree umide in ambiente risicolo e su quello della qualità delle acque, soprattutto per le camere condotte con un regime biologico, che spesso ricevono acque potenzialmente contaminate da residui di prodotti fitosanitari da quelle poste a monte. L’azienda, infatti, intende realizzare un canale di fitodepurazione per le acque in ingresso nelle risaie per abbattere così il potenziale carico totale di contaminanti; tale area, inoltre, potrà risultare importante non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello naturalistico in quanto permetterà lo sviluppo di diverse specie, essendo una zona umida alberata non lavorata.
Visita presso aziende agricole Marco Fassone e Stefania Goio
Nel pomeriggio, il Gruppo Operativo è stato impegnato nella visita di altre due aziende agricole partner del progetto Riso Amico+, situate sempre all’interno del comune di Rovasenda, nel vercellese.
Alla visita hanno partecipato circa 20 persone, tra cui componenti del gruppo operativo di Riso Amico+, risicoltori, tecnici e funzionari regionali.
L’azienda agricola Stefania Goio opera in regime di certificazione biologico su tutta la superficie, mentre l’azienda agricola Marco Fassone sta effettuando la conversione da convenzionale a biologico; entrambe sono caratterizzate da una moltitudine di pratiche mirate all’aumento della sostenibilità ambientale, della biodiversità e del valore paesaggistico. Anch’esse, infatti, praticano e promuovono agrotecniche come la pacciamatura verde e la rotazione colturale.
Per esempio, l’azienda agricola Stefania Goio, promuove la rotazione del riso con un cereale autunno-vernino con varietà caratterizzate da un elevato grado di rusticità adatto per poter crescere sui terreni pesanti della Baraggia piemontese, dove i terreni, a causa della loro natura, sono soggetti a condizioni estreme di umidità del suolo, come, ad esempio, fenomeni di saturazione e ristagno idrico.
Anche per l’azienda agricola Marco Fassone l’avvicendamento colturale gioca un ruolo di prim’ordine all’interno della gestione aziendale: essa promuove, infatti, la coltivazione del riso alternata a leguminose alternative, come, ad esempio, il fagiolo dell’occhio, specie decisamente più rustica ed adattabile ai pesanti terreni della Baraggia rispetto ad altre leguminose più frequenti come la soia. Inoltre sono specie che si adattano bene a pratiche di minima lavorazione e che hanno un certo grado di interesse sul mercato dei consumatori di prodotti biologici.
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