Nella giornata del 6 settembre si sono tenute due visite con discussione presso due aziende partner del progetto Riso Amico +: al mattino presso l’azienda agricola Musso Matteo (Cascina Masina, Carisio (VC)); al pomeriggio presso alcuni campi dell’azienda agricola Oppezzo Marco (Pertengo (VC)).
Visita presso azienda agricola Musso Matteo: agricoltura di precisione
L’azienda partecipa al Sistema di Coltivazione Misura Integrata Ambientale della Regione Piemonte ed è caratterizzata da un’elevata attenzione per il territorio, la biodiversità e la qualità del prodotto finale, seguendo internamente tutte le fasi della produzione, dalla semina fino al confezionamento.
Alla visita hanno partecipato una ventina di persone, tra cui componenti del Gruppo Operativo di Riso Amico +, risicoltori, funzionari regionali e tecnici. Successivamente ha preso parte all’attività anche una delegazione di enti di ricerca e università indiani che collaborano al progetto internazionale “Resilience”.
La discussione si è concentrata sulle tecniche di agricoltura di precisione, in particolar modo sul diserbo di precisione in ambiente risicolo. È stato, infatti, possibile osservare il prototipo di macchinario per il diserbo di precisione dotato di barra segmentata per l’erogazione separata e distinta di un massimo di tre agrofarmaci diversi. Tale tecnica ha lo scopo di intervenire con prodotti specifici solo nell’area del campo interessata dalla specie vegetale infestante bersaglio, per poter ridurre l’impiego di sostanze chimiche e la loro dispersione nell’ambiente aumentando l’efficienza del trattamento erbicida e riducendo i costi di applicazione per l’imprenditore agricolo.
Visita presso azienda agricola Oppezzo Marco: gestione dell’acqua in risaia
Nel pomeriggio, il gruppo si è spostato nella zona di Caresana (VC) presso alcuni campi dell’azienda agricola Oppezzo Marco per discutere di pratiche di gestione della risorsa idrica in risaia in funzione, soprattutto, dei cambiamenti climatici e della sempre più pressante condizione di scarse precipitazioni e siccità.
Alla visita hanno partecipato una quindicina di persone, tra cui componenti del Gruppo Operativo di Riso Amico +, risicoltori, funzionari regionali e tecnici.
In particolar modo si è discusso sulla pratica della pesta in acqua, attuata dall’azienda su questi terreni particolarmente drenanti per poter trattenere il più possibile l’acqua all’interno delle camere di risaia e favorire l’allagamento delle stesse. Inoltre, all’interno di queste camere, oltre alla pratica della pesta, è in atto una sperimentazione, coordinata dall’Ente Nazionale Risi, riguardante la tecnica dell’AWD (Alternate Wetting Drying), pratica che prevede irrigazioni intermittenti della risaia con una continua alternanza di condizioni aerobiche e anaerobiche del suolo. La sperimentazione prevede l’installazione all’interno delle camere di “field water tubes” che rilevano il livello dell’acqua in risaia in modo tale da fornire acqua per la sommersione solo quando questa scende al di sotto di un certo livello stabilito e misurato. Questo strumento è costituito, essenzialmente, da un tubo fenestrato infisso verticalmente nel suolo che consente di monitorare il livello della falda sospesa mentre scende, nei giorni di asciutta, al di sotto del piano campagna. La tempistica delle applicazioni irrigue, dunque, dipenderà dalle precipitazioni, dal tipo di suolo e dallo stadio di crescita del riso.